“Poche garanzie rispetto a quanto previsto dai Lea”. Annunciata una campagna di sensibilizzazione”
PERUGIA – L’Ordine degli Psicologi dell’Umbria in occasione della Giornata internazionale della Donna ricorda gli interventi e le attività previste nei Livelli Essenziali di Assistenza (Lea) e scrive alla Regione annunciando «una campagna di sensibilizzazione sulla popolazione umbra rispetto a queste tematiche, contando di avere la Regione dalla nostra parte e dalla parte dei bisogni». Per l’Ordine presieduto da David Lazzari, nei Lea si prevede che «nell’ambito dell’assistenza distrettuale, domiciliare e territoriale ad accesso diretto, il Servizio Sanitario garantisca alle donne, ai minori, alle coppie e famiglie, le prestazioni, anche domiciliari, psicologiche e psicoterapeutiche necessarie ed appropriate» per, tra l’altro, «assistenza alla donna in stato di gravidanza e tutela della salute del nascituro anche ai fini della prevenzione del correlato disagio psichico». Ma anche supporto psicologico «per l’interruzione volontaria della gravidanza», per «problemi di sterilità e infertilità e per procreazione medicalmente assistita» e «problemi correlati alla menopausa». Citazioni letterali che evidenziano lo spessore dato alla salute psicologica della donna e dell’infanzia. «La domanda è: quanto di tutto questo, che dovrebbe essere garantito alle donne umbre, lo è realmente? La risposta è semplice e, purtroppo drammatica: assolutamente troppo poco».
Nel 2019 l’Osservatorio umbro sulla Salute Psicologica ha fatto una indagine dalla quale risulta che solo il 23% delle persone (neanche una su quattro) che sono in queste situazioni ottengono una risposta dal Servizio Sanitario della Regione Umbria. «L’Umbria risulta tra le regioni con maggiore uso di psicofarmaci. E la situazione con la pandemia è peggiorata, non certo migliorata». Secondo l’Ordine «la carenza di psicologi e l’inadeguata organizzazione (dopo 5 anni solo 2 aziende su 4 hanno l’area funzionale di psicologia prevista dal 2016 con un voto unanime dell’Assemblea Regionale) priva le donne umbre di diritti fondamentali».
«La Regione sta scrivendo il nuovo Piano per la Salute ed il Sociale, quanto c’è di tutto questo nel nuovo Piano? Aiutare la donna e la famiglia in modo concreto e puntuale, nelle situazioni di crisi e difficoltà psicologica, con una visione sanitaria e sociosanitaria che tiene conto della salute psicologica, così centrale nella vita umana e così importante anche per la salute fisica, riduce i costi umani, sanitari e sociali. Un corretto uso della Psicologia nel pubblico è fondamentale per fare prevenzione e per promuovere risorse nelle persone e nelle comunità».
L’Ordine evidenzia con forza che «la mancanza di aiuto psicologico nel pubblico e l’impossibilità per tanti di andare nel privato porta all’aggravarsi di tante situazioni, che arrivano ai servizi sanitari o nei tribunali per problemi che potevano essere evitati. Il costo umano e sociale della mancata prevenzione e sostegno psicologico è elevatissimo. Nella giornata della donna chiediamo che non sia la retorica ma i fatti a parlare».