Sin dall’inizio della campagna vaccinale l’Ordine ha seguito il tema e sottoposto alla Regione la necessità di considerare tutti i professionisti sanitari nelle priorità del piano.
L’Assemblea Legislativa dell’Umbria ha votato un Piano Vaccinazioni che contempla i sanitari liberi professionisti e, in questo ambito, gli Psicologi e Psicoterapeuti. Ciò anche nell’ovvia considerazione del lavoro delicato svolto in diversi contesti, a contatto con bambini, adulti e anziani.
La Regione ha chiesto all’Ordine di raccogliere le adesioni degli Psicologi liberi professionisti ed operanti al di fuori del SSR, cosa che è stata puntualmente effettuata.
Successivamente l’Umbria è stata interessata alla particolare emergenza della variante inglese del Covid, che ha messo a dura prova la sanità regionale, ma ha anche reso più urgente il piano vaccinale.
In questa fase sono usciti dei comunicati, poi parzialmente corretti, sul programma vaccinazioni, che risultano lacunosi e contraddittori. Dando una immagine purtroppo non lineare della gestione di questo delicato ed impegnativo programma.
Per chiarire la situazione e come si intendono applicare le decisioni dell’Assemblea Legislativa il Presidente dell’Ordine David Lazzari ha scritto oggi alla Presidente Tesei, all’Assessore Coletto e al Direttore regionale Dario.
“Si comprendono le difficoltà della Regione e della Sanità regionale in questa fase, vista la particolare emergenza che ha colpito l’Umbria, ma serve chiarezza nelle comunicazioni per evitare confusioni in un contesto così delicato. L’Umbria fa bene a seguire la strada delle altre regioni che stanno vaccinando tutti i professionisti sanitari in blocco, senza bizantine e poco comprensibili discriminazioni. La nostra non è una azione ristretta agli Psicologi, perché tutti sanno che svolgono attività delicate di sostegno e cura, non credo dobbiamo ricordarlo alla nostra Regione, ma un’azione per la chiarezza e la pari dignità tra tutti coloro che operano per la tutela della salute”.