In questa fase di incertezza, in cui la libertà individuale e l’espressione di noi stessi sono spesso messe alla prova per la superiore salvaguardia del bene comune, dobbiamo proteggere uno stile di vita che ci aiuti a restare resilienti: capaci di adattarci senza crollare, rimanendo saldi in noi stessi. Lo SPORT è un grande aiuto per mantenere la nostra salute non solamente fisica, ma anche e soprattutto, psicologica. Le evidenze scientifiche lo confermano.
Già nella prima ondata della pandemia di CORONA VIRUS abbiamo potuto osservare, come lo SPORT sia diventato un salvagente al quale aggrapparsi per milioni di italiani che, malgrado il confinamento, con regolarità quotidiana e con la passione di chi ama, hanno continuato ad allenarsi online, tramite app, sul proprio terrazzo, con la propria famiglia riunita, ecc… Un sistema di supporto condiviso, ma anche privato, ognuno con se stesso e con la propria specifica disciplina, ma anche con gli altri della propria palestra, squadra, dojo, in una rete gruppale che orgogliosamente non voleva sciogliere i nodi della propria maglia. È indiscutibile che coloro che sono riusciti a mantenere la pratica dell’attività fisica in maniera costante abbiano avuto più risorse, ed in ultima analisi, più salute per affrontare i momenti più difficili di questa pandemia. Il virus continua a colpire duramente a livello di malattia e di morti, ma anche a livello economico e psicologico. Per questo l’appello degli PSICOLOGI: non facciamoci trovare con la guardia bassa quando il nemico colpisce, attrezziamoci con tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione. Lo SPORT diventa così una chiave fondamentale di promozione della salute, per affrontare con il massimo grado di resilienza la difficile fase invernale che sarà caratterizzata ancora da chiusure, isolamento, sovraesposizione digitale e mediatica e quindi ad un alto livello di stress.
Questo documento, un decalogo composto da elementi positivi e negativi, ma sempre uniti dal filo conduttore del realismo e della valenza scientifica, vuole rappresentare un appello che la comunità degli PSICOLOGI rivolge ai cittadini per fare chiarezza e ricordare che abbiamo delle risorse preziose per fronteggiare il virus e lo sconforto che ad esso si accompagna.
Quindi: “non abbassiamo la guardia e contrattacchiamo!”.