“E venne il giorno” – Articolo a cura del Dott. Donato Cattani
E venne il giorno
Supporto psicologico, salute fisica e ritorno alla normalità
Dott. Donato Cattani
Psicologo e Psicoterapeuta
La drammatica e repentina diffusione a livello mondiale del Covid-19 ha drasticamente gettato l’essere umano in una terribile condizione di insicurezza e di incertezza. Ci troviamo, così, a dover fronteggiare improvvisamente (e impreparati) un’emergenza estremamente complessa e di natura multidimensionale. E, sebbene l’emergenza sanitaria e quella economica-sociale, di fatto, debbano essere considerate le emergenze più urgenti a cui far fronte, esiste un ulteriore livello, a un primo sguardo forse meno impattante degli altri, ma che non può e non deve essere in alcun modo sottovalutato: l’emergenza psicologica e psicosociale. Degenti in stato di isolamento asettico presso i presidi ospedalieri, quarantene obbligatorie, operatori sanitari costretti a turni massacranti e interminabili, anziani isolati, famiglie smembrate, impossibili ricongiungimenti e completa assenza di contatti sociali. In questa quotidiana e difficile battaglia, l’isolamento e le restrizioni sociali costituiscono delle armi necessarie, imprescindibili ma, allo stesso tempo, rappresentano condizioni esistenziali a cui non eravamo affatto preparati e che, nell’imminente futuro, potrebbero portare a problematiche psicologiche, anche di grave entità, per moltissime categorie di persone e lavoratori e, certamente, per le fasce d’età più deboli, come gli anziani e, soprattutto, i bambini.
L’uomo ha bisogno di legami, contatti e relazioni. Il gruppo e la condivisione sono insiti nella natura umana così come altri importanti bisogni umani. Lo sapeva bene Aristotele che definì l’essere umano animale sociale proprio in virtù del suo innato istinto di aggregazione. D’altra parte, il fatto che i rapporti interpersonali e i legami sociali contribuiscano in maniera decisiva al benessere psicologico di un individuo rappresenta, ormai senza più alcun dubbio, una certezza scientifica incontrovertibile. Ma c’è dell’altro. Attraverso una considerevole quantità di dati sperimentali e di ricerche evdence-based è stato assolutamente confermato come la salute, intesa come completo stato di benessere bio-psico-sociale, è determinata dalla complessa relazione che si instaura tra cervello, stati emotivi, comportamento, sistema endocrino e immunitario. L’assenza o la limitata disponibilità dei contatti sociali potrebbero quindi influire sulla salute fisica e giocare un ruolo importante anche nella guarigione delle malattie. La ricerca scientifica, infatti, ha ampiamente dimostrato che l’essere isolati, sentirsi soli e non poter beneficiare del supporto emotivo dei propri affetti può provocare importanti effetti sia sulla produzione delle citochine infiammatorie sia sul sistema immunitario. L’Università della California, ha condotto a tal proposito un’ampia review su tutti gli studi più significativi sul tema ed ha concluso che tale condizione di isolamento comporta da il rischio di raddoppiare i livelli dei marker infiammatori e di porre il proprio sistema immunitario in un continuo e pericoloso stato di allerta e stress (Eisenberger et al., 2017; Bottaccioli e Bottaccioli, 2017). Al contrario, è stato osservato da alcuni ricercatori della prestigiosa Università di Oxfor come sentirsi aiutati e ricevere supporto emotivo ridurrebbe in maniera significativa il rischio di ammalarsi e la mortalità, probabilmente proprio per gli effetti positivi sul sistema immunitario (Becofsky et al., 2015). Proprio in virtù di tali consapevolezze scientifiche, nei giorni scorsi, presso l’ospedale Himanitas-Gradenigo e nella clinica Cellini di Torino è stato attivato, per tutti i malati ricoverati con coronavirus, un piano di cura che prevede l’utilizzo di tablet e dei social network per potersi mantenere in contatto con la propria rete famigliare e sociale (Mondo, 2020). Combattere contro una malattia già costituisce, di per sé, una sfida estremamente ardua; farlo da soli, lontani dai propri affetti e senza il supporto psicologico di personale qualificato può diventare un’impresa quasi impossibile. La malattia non può essere in alcun modo più considerata come il lineare effetto di agenti patogeni fisici, biochimici, genetici e ambientali ma va intesa come il risultato emergente della stretta connessione che questi possono avere con la mente e i suoi complessi meccanismi. In tale ottica, e in vista dell’imminente e auspicato ritorno alle normali attività quotidiane, la necessità di porre in essere azioni e piani di supporto e di intervento psicologico qualificato risulta, pertanto, di primaria e fondamentale importanza non solo per il benessere psicologico, ma anche per la salute fisica e la qualità complessiva della vita di ognuno di noi e, soprattutto, per le categorie di lavoratori più a rischio e le fasce d’età più vulnerabili.
Riferimenti Bibliografici
1. Pathogenic human coronavirus infections: causes and consequences of cytokine storm and immunopathology. Semin Immunopathol. 2017 Jul;39(5):529-539. doi: 10.1007/s00281-017-0629-x
2. Medical Facts di Roberto Burioni, Migliara, A. “Possibile bersaglio farmacologico per limitare le complicanze cliniche più gravi delle infezioni da nuovo coronavirus”, accessed March 25, 2020, https://www.medicalfacts.it/2020/03/25/coronavirus-interleuchina-6-un-possibile-bersaglio-per-spegnere-la-tempesta-infiammatoria-in-covid-19/
3. Bottaccioli, F., Bottaccioli, A.G. (2017). Psiconeuroendocrinoimmunologia e scienza della cura integrata: il manuale. Milano: Edra S.p.A.
4. Eisenberger, N.I., Moieni, M., Inagaki, T.K. et al. (2017) In sickness and in health: the co-regulation of inflammation and social behavior. Neuropsychopharmacology 42 (1), 242-253.
5. Becofsky, K.M., Shook, R.P., Sui, X. et al., (2015). Influence of the source of the social support and size of social network on all-cause mortality. Mayo Clinic proceedings, 90 (7), 895-902.
6. Kroenke, C.H., Quesenberry, C., Kwan, M.L. et al., (2013). Social Networks, social support, and burden in relationships, and mortality after breast cancer diagnosis in the Life After Breast Cancer Epidemiology (LACE) Study. Breast Cancer Research and Treatment, 137, 261-271.
7. Mondo, A. (2020). “Coronavirus, un tablet per mettere in contatto pazienti in isolamento in ospedale e famiglie”, accessed April 02, 2020, https://www.lastampa.it/torino/2020/04/02/news/coronavirus-un-tablet-per-mettere-in-contatto-pazienti-in-isolamento-in-ospedale-e-famiglie-1.38669656